Il caso non esiste, le seconde occasioni sì

18:07

"Open the eyes of my heart, Lord, I want to see you."
Signori e signore, tenetevi forte. Lo so che ho appena finito di scrivere un post, per di più lungo, mal scritto, noioso e banale. Lo so. Però ho appena avuto un flash. Uno di quegli istanti in cui senti che non puoi avere paura di nulla perché sei inserito in un immenso progetto d'Amore meraviglioso, che necessita solo di un tuo per realizzarsi. Un flash, nulla più: ora è già sparito. La paura per il mio futuro e per tutto il resto è tornata fuori, non sono certo qui a dire che ora ho risolto tutti i miei problemi e cancellato tutte le mie paure. Ma per un momento ho sentito il mio cuore infiammarsi, e questo mi basta. Se avrete la pazienza di seguire il filo frenetico e vorticoso dei miei pensieri, cercherò di trasmettervi la gioia che ho provato. Compito impossibile, ma ci proverò.

Stavo traducendo un racconto per la mia prossima lezione all'università, quando un fulmine ha illuminato a giorno il salotto, già sprofondato nella penombra del tardo pomeriggio autunnale - oggi particolarmente scuro. Poco dopo, fedelissimo, ecco un tuono lungo, profondo, cupo. Senza ragionare più di tanto su quel che facevo, ho aperto YouTube per cercare la canzone del temporale in Tutti insieme appassionatamente, quando tutti i figli del comandante Von Trapp si radunano nel letto di una giovanissima Julie Andrews. Le cose che piacciono a me, la trovo subito e me la ascolto, anche se la qualità dell'audio non è granché. Non fa in tempo a finire, che il mio sguardo viene catturato da quest'altro video, elencato tra quelli correlati, che il tubo sapientemente fornisce a lato durante ogni visualizzazione. Testimonianza di Enrico e Chiara. Enrico e Chiara... Enrico e Ch...

Apro Google più veloce del fulmine che ha dato il via a tutto, digito questi due nomi e in 0,56 secondi capisco tutto. O meglio, solo quello che il mio cuore limitato e semplice può capire: sono gli stessi Enrico e Chiara di cui avevo sentito parlare da un'amica tempo fa. Una storia e una testimonianza di vita a dir poco meravigliose.

Chiara si è sposata con Enrico all'età 25 anni. Poco dopo il matrimonio un piccolo cuoricino batte dentro di lei, ma in una delle prime ecografie i medici diagnosticano una grave malformazione: la bambina non ha possibilità di sopravvivenza. Enrico e Chiara decidono di portare avanti la gravidanza e far nascere la bambina che vive solo mezz'ora dopo il parto. Ma non finisce qui la storia. In una seconda gravidanza, per altre ragioni, anche il secondo figlio raggiunge il Cielo subito. La terza gravidanza, invece, va molto bene. Fino a quando scoprono che Chiara ha un tumore. Questa fortissima donna posticipa le cure che potevano salvarla per proteggere suo figlio e lo scorso giugno Chiara è nata al Cielo. Ha lasciato il suo terzo bambino alle cure del papà ed è andata a fare la mamma ai due bambini che la stavano aspettando lassù.

Ricordavo vagamente qualcosa a proposito di Chiara, perché il suo funerale è stato celebrato da Padre Vito, guida spirituale di alcuni amici, quegli stessi amici che mi consigliarono, mesi fa, di ascoltarne l'omelia (la trovate qui). Consiglio che non avevo seguito. Ora ho una seconda occasione.

Torno un po' indietro, perché tra i risultati che Google aveva diligentemente fornito al mio comando "Enrico e Chiara", c'è anche un blog che attira subito la mia curiosità, tant'è che è proprio il primo e unico sito che aprirò: A modo mio. L'autrice dedica un intervento alla meravigliosa e struggente storia di questa coppia realmente Cristiana, linkando le parole "Chiara è nata in Cielo" ad un articolo sulla vita e la morte di Chiara, ospitato in un altro blog. Quello di una certa Costanza Miriano, famosa giornalista. Non potete immaginare la sorpresa quando ho scoperto che proprio quest'ultima è l'autrice di due libri di cui ho sentito parlare - ma di cui tratterò in post futuri - e che mi era stato fortemente consigliato di leggere. Consiglio che non avevo seguito. Ora ho una seconda occasione.

Ora, non so se ci siete arrivati in fondo, né se le mie peripezie tra un blog e l'altro, con le "rivelazioni" che ne sono seguite, risultano chiare. Ma se lo avete fatto, se siete qui con me in questo momento, vi ringrazio immensamente: mi avete dato la possibilità di condividere un dono e insieme un fardello non indifferenti. Ho quasi le lacrime agli occhi mentre scrivo, perché in pochi minuti ho avuto la possibilità di imbattermi in testimonianze d'Amore infinitamente più grandi di me. Doni che erano lì, per me. Fino ad oggi li avevo ignorati, ma in questo buio pomeriggio di novembre mi sono stati concessi una seconda volta. Il treno è ripassato. Queste cose non accadono spesso. Carpe diem. Oggi credo proprio che coglierò non solo l'attimo, ma anche l'eternità che vi è nascosta dietro.

Buona Vita!

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