È nelle cose ordinarie che può intervenire lo straordinario di Dio. E loro (Enrico e Chiara) hanno imparato in modo mirabile a fare spazio alla grazia, che non vede l'ora di mostrarti le meraviglie di cui è capace.

No, io non ci credo proprio che la vita, con tutto ciò che ne fa parte, non abbia un senso. Non credo a chi dice che non c'è un perché, che tutto è frutto del caso (che poi, tanto per essere un po' pignoli... già dicendo questo afferma che il caso è la ragione della vita). Non posso crederci perché nulla nella vita è senza un senso. Forse alle volte ci tocca compiere percorsi apparentemente insensati, vivere dolori incredibili e frustrazioni enormi, eppure, a ben guardare, poi ci accorgiamo di ciò che anche quelle situazioni ci hanno insegnato, di dove anche quel pezzetto di strada ha contribuito a portarci. E poi tutte quelle domande che l'uomo si fa fin dall'inizio dei tempi non avrebbero alcun motivo di esistere. "Da dove vengo?", "Dove vado?" e "Perché?" sarebbero frasi che non dovrebbero nemmeno essere contemplate se non vi fosse una risposta a questi interrogativi. Io credo che se uno si affanna tanto a cercare qualcosa è perché in fondo crede che quel qualcosa esista davvero, altrimenti che ragione ci sarebbe per scomodarsi?
Perciò scusate, ma io continuo a credere che inizio e compimento della mia vita sia Cristo. Perché? Perché è l'unico che ha scritto una promessa nella mia vita, l'unico che mi dona una Gioia che non si spegne dopo una notte di sonno, l'unico che anche nel dolore mi dona una forza che in me sola non potrebbe esistere. Ognuno è libero di credere ciò che vuole, ma mentre il mondo parla di attimi, di "subito", Dio è l'unico che ha parlato di Eternità.