Riflessione sulla vita

15:14

Buon sabato, carissimi! Oggi scriverò ben poco di mio, perché vorrei condividere con voi un racconto trovato su Facebook, dove lo aveva pubblicato un'amica. Non è lungo, ci metterete solamente qualche minuto a leggerlo tutto e sono sicura che apprezzerete. 



Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè. Uno di loro chiese all'altro:
- Tu credi nella vita dopo il parto?
- Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello che saremo più tardi. 
- Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
- Non lo so, ma sicuramente... ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre 
gambe e ci ciberemo dalla bocca.
-Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione… Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
- Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
- Però nessuno è tornato dall'aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.
- Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
- Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?
- Dove? Tutta in torno a noi! È in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
- Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui è logico che non esista.
- Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo, sai? Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora stiamo soltanto preparandoci per essa...


Attendo un vostro parere nei commenti: sapete che sono sempre ben felice di ciò che volete condividere con me!

Prima di chiudere, un pensiero ai bambini uccisi ieri in Connecticut. Possibile che non ci sia mai un limite al peggio?! Preghiamo perché stragi del genere non accadano più! E preghiamo per quei bambini e soprattutto per le loro famiglie, i loro amici, i loro compagni di scuola...perché - nonostante la brutalità subita - questa tragedia non cancelli in loro il desiderio di amore e di perdono vicendevoli. 

Buon fine settimana e a prestissimo!

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2 commenti

  1. Bellissimo questo articolo/testimonianza :) !!
    Mi piace un casino, tra poco condividerò questo articolo su Twitter...
    Grazie !!!

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