Resoconto bruxellese

21:05

Buonaseeeeeera signore e signori. Rieccomi qui, ancora una volta dopo un periodo sostanzioso di tempo. Perdonatemi, ma la vita là fuori è davvero frenetica.

Comunque, voi come ve la passate? Io sto pian piano uscendo da un mega raffreddore che mi ero beccata a Bruxelles (si ringrazia chi di dovere per le gufate sul tempo), ma del resto tutto bene. Ah già, non vi ho raccontato di Bruxelles. Ma oggi volevo scrivere di tutt'altro... Va beh, vi farò un riassunto (che Dio c'aiuti!). 


Domenica scorsa sono partita alla volta della Capitale d'Europa con una trentina di compagni d'università, oltre al prof. "responsabile" e consorte. Volo d'andata tutto ok, non sto nemmeno male. Yeah. Arriviamo in albergo ed ecco la prima sorpresa: il check-in di solito è alle 16, le camere non sono pronte. Bene. Appoggiamo le valigie e ci disperdiamo, andando a zonzo per la città qualche ora, giusto il tempo di ibernarci a dovere. Rientro in albergo, doccia calda e letto, finalmente.

E fu sera e fu mattina, secondo giorno. Mi alzo dopo una notte a 40 gradi e dal sonno tormentato: la sensazione è quella di essere finita sotto un tir. Ottimo, considerato che è il giorno della visita alla DGT *. E qui siete fortunati: salto l'intera giornata nel racconto, ché è roba da specialisti e finirei solo per annoiarvi. La sera, mentre tutti si preparano per uscire e godersi la seconda e ultima serata belga, io mi butto sotto le coperte nientepopodimeno che alle 20.


E fu sera e fu mattina, terzo giorno. La leggera nevicata iniziata lunedì mattina, si è trasformata ora in una vera e propria bufera di neve, tale da cominciare a disseminare il panico, stile "E adesso cosa facciamo? Andiamo in aeroporto o stiamo qui?" Sì, a scaldare i termosifoni dell'albergo, magari? All'ora concordata andiamo a prendere la navetta che ci porta a Charleroi, dove ci attende un'altra bella sorpresa: volo ritardato di 8 ore. OTTO ORE. Che strazio. È cominciata una luuuuunga attesa, come potete immaginare, che per me era bell'e abbinata al signor raffreddore di cui sopra. Finalmente, all'1 di notte metto piede in casa mia - casa dolce casa - e filo a letto.


Questo accadeva martedì sera, oggi è sabato. Ci ho messo un po' ma mi sono circa ripresa, dai. Poi c'è da dire che oltre agli aspetti negativi di questa toccata e fuga nel freddo nord Europa, ci sono anche quelli positivi. È stata un'esperienza arricchente sotto vari punti di vista, ma nei resoconti tutti rosa e fiori non sono brava come nelle lamentele, quindi penso che mi fermerò qui - anche perché sennò sai che stress?! - e tengo per me le altre millemila parole che si trovano a piede libero nel mio cervello.

Ora, com'era prevedibile, ho già scritto anche troppo, e purtroppo non c'è più tempo né spazio per il resto, che a questo punto arriverà domani. Non mancate, mi raccomando: non avrò parole di lamento, ma di ringraziamento per le belle novità di questa settimana (w papa Francesco). Promesso!

Un caro saluto a tutti e buon sabato sera (si spera non di sballo)!

* DGT = Direzione Generale della Traduzione (della Commissione Europea)

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