Ho visto un miracolo
21:46
Buonasera a tutti i miei carissimi due lettori! È passata una valanga di tempo dal mio ultimo post in questo angolo di web...quanta polvere e puzza di chiuso qui! Urgono drastiche pulizie d'autunno, nonché un bel cambio d'aria...quindi spalanchiamo le finestre e lasciamo entrare non le cimici, bensì tutte le frizzanti novità di questi ultimi mesi (per poco mi salvo: ancora un paio di mesi e avrei dovuto scrivere "di quest'ultimo anno"...che vergogna!).
Da tempo avrei voluto rimettere mano al blog per raccontare di una delle esperienze più belle della mia vita, ma fino a un paio di settimane fa ero preda di sentimenti contrastanti: a tratti mi rendevo conto che essere mamma è sì una delle esperienze più belle della vita, ma questa consapevolezza veniva spesso offuscata da pensieri decisamente meno positivi del tipo "non ce la farò mai", "aiuto come si gestisce questo coso urlante?!", "l'allattamento materno dovrebbe essere bandito dalla faccia della terra al pari di tutte le altre tipologie di tortura medievali" e via discorrendo (mi fermo qui per non diventare scurrile). Per quanto riguarda il prima, invece, ossia i nove lunghissimi mesi in cui questo esserino che ora dorme beato accanto a me si è formato ed è cresciuto nella mia pancia...beh, sono stati mesi decisamente intensi e, in tutta sincerità, il blog era sceso di molto nella classifica delle mie priorità. E va bene, ammetto che mi ero totalmente dimenticata perfino di averne uno, di blog.
Ora invece sono a casa h24, da sola con il piccolo Michele, e la cosa alla lunga diventa insostenibile se non mi trovo qualcosa da fare che non sia solo ed esclusivamente accudire la creatura. Anche perché quando lui dorme io non potrò prendermi su e andare a fare un viaggio intorno al mondo, ma di cose che posso fare ce ne sono tante: leggere, lavorare a maglia (ebbene sì), guardare un film, dormire, cucinare e, pur di non infilare in questa lista le faccende domestiche, ho ricordato a me stessa dell'esistenza di questo blog. Quindi eccomi qui che come mio solito ho già scritto un papiro senza dire in realtà nulla. Allora adesso comincio, eh?
Per spiegare il titolo del post, vorrei partire da questo collage che, sebbene non sia una gran opera d'arte, racchiude in sé tutta la mia storia. Anzi, "Our story", la nostra storia, la storia della mia famiglia. Tra tanti, ho scelto cinque avvenimenti che mi hanno portata dove sono ora: cinque piccoli o grandi passi compiuti insieme, in cui ho sentito forte la presenza di Qualcuno che ci ha voluto così bene da donarci tutto questo. La Vita e l'Amore.
L'idea mi è venuta qualche sera fa, quando, nell'ennesimo tentativo di addormentare il mio piccolo osso duro della nanna, ho iniziato a canticchiare quello che è stato il canto d'ingresso durante la cerimonia del nostro matrimonio e...mi sono commossa. Dal nulla mi era uscita quella melodia che portava con sé un ricordo meraviglioso. Da lì, la mia mente ha iniziato a vagare e ho ripercorso un po' tutta la storia mia e di Andrea da quando ci siamo conosciuti (o riconosciuti, dico io...) fino all'ultimo lieto evento di nome Michele. E questa storia è riassunta qui:
- 15.08.2011 - il giorno della partenza in pullman verso Madrid per vivere una Giornata Mondiale della Gioventù indimenticabile: su quel pullman io e Andrea ci siamo conosciuti e innamorati (lui non lo ammetterà mai, ma fidatevi di me)
- 06.07.2014 - il lunghissimo e indimenticabilissimo giorno del nostro Matrimonio
- 03.01.2015 - il giorno del test positivo: ebbene sì, abbiamo saputo di aspettare Michele nientepopodimeno che sul Monte Tabor, luogo della trasfigurazione di Gesù, in Terra Santa
- 30.05.2015 - il giorno in cui, davanti a un bellissimo mosaico di Padre Rupnik, abbiamo pensato per la prima volta al nome Michele per nostro figlio (l'angelo raffigurato sulla sinistra del mosaico è proprio l'arcangelo Michele)
- 09.09.2015 - il giorno in cui il piccolo Michi ha deciso di abbandonare il calduccio della pancia per conoscere il mondo
Ecco il miracolo. Mio figlio, come tutti i figli, è il miracolo della vita. Finché non vivi questa esperienza, però, "miracolo" rischia di essere solo una parola vuota. Finché non diventi mamma, un miracolo rimane qualcosa di astratto che chissà mai se può davvero accadere o meno. Sì, Gesù faceva i miracoli, ma oggi, nella vita di tutti i giorni...chi può dire davvero di averne visto uno? Ora posso dirlo: io ho visto un miracolo. E lo continuo a vedere ogni volta che guardo mio figlio. Questa piccola, indifesa e dolcissima (a volte :-P) creatura ha preso forma dentro di me. Cioè, sembra assurdo. Eppure Dio con l'umanità ha proprio fatto un capolavoro.
Ringrazio il cielo perché diventando mamma ho raggiunto questa consapevolezza sulla bellezza della Vita, che è unica, irripetibile ed...eterna. Certo, nella vita c'è anche il dolore e certi ostacoli, piccoli o grandi che siano, ci appaiono spesso insuperabili. Tutt'ora ogni tanto mi chiedo se sarò mai capace di essere una buona mamma per tutta la vita, quando a volte mi sembra di essere sul punto di crollare già ora che mio figlio ha appena un mese e mezzo... Ma mettere al mondo Michele mi ha aiutato a cambiare prospettiva. Tutto si può superare: quando un miracolo irrompe nella tua vita, ne hai la certezza.
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